Novaggio: quale ruolo nel Medio Malcantone?


Lo scorso 17 giugno l‘Assemblea dei delegati della Regione Malcantone ha approvato il Programma di Promovimento regionale. Questo importante documento definisce le tematiche principali che si dovranno affrontare nei prossimi anni al fine di dare alla nostra regione i necessari impulsi atti a mantenere e a migliorare la situazione economica e sociale, tenendo presente una delle poche ricchezze che possediamo che è il territorio con i suoi paesaggi e le sue testimonianze culturali, uniche nel loro carattere.

Dove si colloca Novaggio in questo contesto e quale ruolo può assumere il nostro Comune a favore dello sviluppo del Malcantone?

Novaggio, con i Comuni di Bedigliora e Curio hanno una funzione centrale e di servizio per l‘entroterra malcantonese. Questa collocazione, pur essendo determinata dalla posizione geografica, non è automatica per cui deve essere promossa attivamente grazie a una politica mirata del Comune e alle iniziative dei propri cittadini.

Una prima analisi dei fatti non dimostra che negli ultimi anni vi sia stata una vera e propria presa di coscienza di questi aspetti da parte di tutti noi, amministratori comunali e cittadini. Ciò è dovuto sicuramente al fatto che le cose sono sempre andate più o meno bene per tutti. Vi sono tuttavia alcune tendenze che devono farci pensare.

Accanto ad alcuni indicatori che sembrano segnalare il ruolo di centralità di Novaggio ve ne sono altri che vanno nella direzione opposta. Ad esempio, la presenza di negozi e di servizi (posta, banca, scuola elementare e dell‘infanzia, ecc.) conferma la posizione centrale del nostro Comune che sembra essersi rinforzata dopo lo smantellamento di una parte di questa offerta nei Comuni vicini.

Invece l’aumento di quella parte di impiegati presso la Clinica federale di riabilitazione che abita fuori Comune, in particolare nel Basso Malcantone o nell‘agglomerazione Luganese, è un chiaro segno che l‘attrattività di Novaggio come luogo di residenza non è più sufficientemente forte.

Anche nei Comuni vicini, pur constatando ancora un significativo aumento della popolazione, non si possono individuare nuovi elementi di centralità e il pericolo di diventare una semplice periferia dormitorio di Lugano diventa sempre più reale.

Per dare un idea più chiara di questo pericolo, basta riprendere quanto è successo nei Comuni attorno a noi con la chiusura di certi servizi, che apparentemente favorisce la centralità di Novaggio, ma che potrebbe anche essere seguita da un secondo passo verso una ulteriore centralizzazione nel Basso Malcantone e di conseguenza la soppressione totale dell’offerta locale e subregionale anche a Novaggio stessa.

Per cambiare queste tendenze negative per il futuro del Medio Malcantone è indispensabile un‘azione più incisiva da parte di tutti, iniziando da coloro che amministrano il Comune fino al singolo cittadino residente. Si tratta di diventare più consapevoli di quanto lo si è stati finora su quelli che sono le reali possibilità di sviluppo a livello locale, si tratta di fare uno sforzo per diventare parte attiva di uno sviluppo che va concordato tra i vari attori.

Attualmente vi sono almeno quattro fattori che potrebbero stimolare una nuova dinamica che rappresentano un’occasione da non perdere.

Il primo fattore è la revisione del Piano Regolatore: perché non approfittare di questa procedura, che purtroppo tende a limitarsi a un semplice adattamento di carattere giuridico territoriale ai parametri più o meno imposti dal Cantone, per prendere coscienza e individuare alcune potenzialità di sviluppo socioeconomico locali?

Il secondo fattore è il discorso dell’aggregazione dei Comuni: i contatti con i Comuni vicini sono avviati e l’occasione di porre le basi per affrontare gli aspetti citati all’inizio di questo scritto è data.

Il terzo fattore è l’appoggio della Regione Malcantone: questo ente offre ai Comuni interessati il proprio appoggio per approfondire le varie tematiche e per trovare i finanziamenti necessari alla realizzazione delle infrastrutture e delle strutture sia a livello pubblico che privato.

Il quarto fattore è l’iniziativa dell’Ente Turistico che propone ai Comuni la costituzione di una Holding per incentivare le iniziative pubbliche e private.

Quindi, le premesse per dare un nuovo impulso a Novaggio, che sicuramente non potrà più essere attuato senza una stretta collaborazione con i nostri Comuni vicini, ci sono.

Il primo impulso deve venire dall’Esecutivo e dal Legislativo comunali.

Riusciremo tutti assieme a creare una vera volontà di agire in questo senso al di sopra delle rivalità personali, di parte e dei campanilismi, contro la tendenza a diventare una periferia dormitorio e verso una comunità viva e dinamica del Medio Malcantone?.

Novembre 1998                                                                                          Daniele Ryser