25 anni di Associazione dei Comuni, Regione Malcantone


La legge federale sull’aiuto agli investimenti nelle regioni di montagna (LIM), entrata in vigore nel 1974, è stata l’occasione per il Malcantone di realizzare un postulato già più volte espresso da personaggi che hanno dato molto alla nostra regione nella prima metà del secolo ventesimo grazie alla loro attività nelle varie organizzazioni come la Pro Malcantone, la Società agricola e forestale, ecc: quello di “..un’associazione di tutti i Comuni del Malcantone avente per iscopo lo sviluppo economico e culturale della valle..”.

È così che il mese di marzo 1976 è iniziata un’attività molto intensa che dura da ormai un quarto di secolo a favore dello sviluppo socioeconomico e territoriale.

Come Segretario regionale ho avuto la grande fortuna di poter vivere sin dalla sua nascita questa esperienza che si è ispirata e si ispira a tutti coloro che nei tempi passati hanno contribuito a valorizzare nel modo più ottimale possibile questo territorio di piccole dimensioni ma non per questo meno ricco di testimonianze e potenzialità.

La Regione Malcantone, a differenza delle altre Regioni del Ticino riconosciute dalla LIM, è nata da una volontà interna di promuovere una riflessione attiva sul futuro sviluppo indipendentemente dal riconoscimento o meno da parte di questa legge. Questo aspetto ha sicuramente favorito un’impostazione basata sul coinvolgimento e la partecipazione delle autorità locali e della popolazione. Infatti la fase di allestimento del Programma di promovimento regionale negli anni 1976-1979 ha visto numerosi incontri e dibattiti che hanno sicuramente contribuito a rafforzare l’identità regionale creando le basi per le iniziative concrete che si sono poi susseguite.

Tra le decisioni importanti della Regione si segnala la costituzione dell’Azienda forestale regionale. Si tratta di una prima chiara conferma dell’importanza che assume la cura del territorio nel discorso del promovimento socioeconomico in generale. Questa iniziativa è stata poi ripresa da molte altre Regioni sia in Ticino che in altre parti della Svizzera e dell’Europa. Con il territorio si è cercato quindi anche di rafforzare il settore primario e il ricupero di molte superfici agricole abbandonate negli anni sessanta grazie all’appoggio della Regione ha permesso di mantenere un paesaggio ancora attrattivo e di contenere anche i fenomeni di degrado ambientale e idrogeologico (incendi, frane,…) che si possono constatare in altre aree del Sud delle Alpi.

L’attenzione verso la gestione del territorio ha contribuito a rafforzare una delle poche basi economiche endogene che è il turismo. La collaborazione con l’Ente turistico è un elemento essenziale che ha permesso e permette di mantenere un certo numero di posti di lavoro anche nei Comuni più discosti. Le numerose pratiche inerenti ai crediti e ai sussidi per la realizzazione di opere e strutture collegate direttamente o indirettamente con il turismo sono una dimostrazione chiara di questa importanza.

La LIM ha privilegiato nei primi decenni il sostegno alle infrastrutture pubbliche di base. Agli inizi degli anni settanta molti Comuni si trovavano in netto ritardo nella realizzazione delle opere pubbliche (acquedotti, canalizzazioni, strade e posteggi,…) per cui gli aiuti previsti da questa legge hanno sicuramente contribuito ad accelerare i tempi così da poter colmare rapidamente i ritardi accumulati e pensare anche di andare oltre promovendo e sostenendo iniziative più orientate allo sviluppo socioeconomico (scuole, attrezzature turistiche e sportive).

La posizione geografica transfrontaliera del Malcantone si collega con un grosso problema purtroppo ancora in buona parte irrisolto: quello del traffico e dei trasporti. I responsabili della Regione hanno investito molta energia in questa problematica e la costituzione della Commissione regionale dei trasporti del Luganese ha visto la luce anche grazie all’impegno deciso espresso da queste persone. Con questi sforzi si è almeno riusciti a ottenere un miglioramento sostanziale dei trasporti pubblici e a migliorare la rete viaria interna. La tematica collegata all’aeroporto di Agno ha pure occupato la Regione a fianco dei Comuni interessati.

A favore dell’economia la Regione ha appoggiato e appoggia tutta una serie di piccole iniziative locali che, assommandosi alle altre più importanti, contribuiscono al benessere generale. Gli sforzi per far capire ai Comuni e al Cantone la necessità di migliorare le condizioni quadro per l’insediamento di attività e aziende (aree artigianali regionali) rimangono una priorità.

Alla fine degli anni ottanta la Regione Malcantone ha assunto la gestione del Servizio di aiuto domiciliare impostandolo secondo i nuovi indirizzi diventati operativi per tutto il Cantone nel 2000 con la nuova legge sull’assistenza e cura a domicilio. Questo servizio è ora diventato un’entità autonoma che opera sia nel Malcantone che nel Vedeggio e mantiene una sinergia positiva con la Regione.

In ambito sociale la Regione si occupa pure del servizio trasporti per persone con difficoltà di mobilità basato essenzialmente sul volontariato.

La sicurezza della popolazione sta diventando sempre più d’attualità: proprio in questi ultimi mesi la Regione appoggia un gruppo di lavoro per una polizia regionale e un gruppo di studio sulla gestione dei corsi d’acqua.

Nella seconda metà degli anni novanta il Programma di promovimento è stato aggiornato. Ciò ha permesso di rivedere i vari obiettivi fissati alla fine degli anni settanta riassumendoli sotto 5 grossi assi portanti: Territorio, Infrastrutture e servizi pubblici, Turismo, Economia, Sociale.

L’accento attuale e degli anni futuri rimane pertanto quello della cura del territorio, una priorità che è ormai riconosciuta da tutti anche in altre parti del Cantone e dell’Europa.

A questa precedenza si sovrappone il promovimento turistico e residenziale inteso come sviluppo sostenibile (ambientalmente e economicamente).

A livello operativo si stanno appoggiando i Comuni nel non facile ma indispensabile discorso sulle fusioni e loro riorganizzazione elaborando dei programmi di sviluppo comprensoriali e degli scenari di nuova organizzazione istituzionale e territoriale.

Pure sempre più importante è il discorso della collaborazione transfrontaliera. I contatti con le Comunità montane e i Comuni italiani sono frequenti e regolari e portano su tematiche concrete come quelle della gestione del territorio, dei percorsi turistici, delle infrastrutture ricreative e dei trasporti.

Come si può dedurre da queste poche righe, l’attività dell’Associazione dei Comuni, Regione Malcantone nei suoi primi 25 anni di vita è stata intensa e continua. Questo lavoro ha sicuramente contribuito, unito alla volontà e allo spirito di iniziativa dei Comuni e dei singoli abitanti, a migliorare la qualità di vita della popolazione senza intaccare in modo negativo e irreversibile un territorio che può definirsi pregiato sia per i suoi contenuti paesaggistici e storico-culturali sia per il suo microclima.

Da fare c’è ancora molto e per questo rimane importante il coinvolgimento di tutti e in particolare dei giovani affinché il Malcantone continui a essere una regione attiva nel suo interno per mantenere e migliorare la qualità del proprio territorio e quindi delle condizioni di vita dei suoi abitanti e anche aperta verso le regioni vicine nella ricerca di sinergie e complementarità e aperta anche a tutti coloro che vengono a visitarci per apprezzare le nostre particolarità insubriche.

Daniele Ryser, Segretario animatore della Regione Malcantone