Riflessioni a margine delle misure di rilancio dell’economia : le 3 contabilità


Svegliarsi la mattina con la paura di essere mangiati (gazzella)?

Svegliarsi la mattina con una fame da leone tale da dover cercare qualcuno da sbranare?

È proprio questa l’unica via d’uscita per la nostra economia?

Che differenza c’è tra l’umanità di oggi e quella dell’uomo delle caverne?

L’umanità è veramente rimasta al punto zero della propria evoluzione?

Non credo che chi ha voluto illustrare la nostra situazione economica con la parabola della gazzella e del leone abbia voluto dare un’immagine così atavica della società.

Credo piuttosto che si voleva lanciare un messaggio verso una maggiore operosità e spirito di iniziativa del Ticino rispetto al resto del mondo.

Tuttavia una cosa è certa: questa parabola esprime bene il sentimento di angoscia e di paura che invade molte, troppe, persone al loro risveglio mattutino, sensazione che sicuramente non aiuta a risolvere i nostri problemi ed è oggetto di tensioni e conflitti preoccupanti.

In ogni caso agire con la paura di essere mangiati o spinti dalla fame non mi sembra la migliore via d’uscita dall’attuale “selva oscura” in cui ci troviamo.

Non posso nemmeno credere che ci siano persone che nel loro intimo possano accettare di correre tutta la vita in questo contesto di competizione angosciosa.

Fortunatamente i messaggi che emergono da più parti sono indice di una ricerca della “dritta via” al di là degli schemi mentali usuali che tendono a smembrare l’essere umano in “homo economicus”,”homo ludicus” e “homo spiritualis” per ricomporlo in quello che dovrebbe essere il vero “homo sapiens”.

Questa nuova (ma non è poi così nuova) percezione potrebbe essere espressa sul piano dell’economia tramite tre tipi di contabilità:

·      la contabilità monetaria, quella che conosciamo bene e che domina i nostri ragionamenti,

·      la contabilità dei flussi fisici, che comincia a fare capolino ai vari livelli

·      la contabilità dei flussi spirituali, che sembra poco conosciuta.

Posso comprendere lo sbigottimento di alcuni leggendo questo scritto e, qualora avranno la pazienza di continuare la sua lettura, mi sforzerò di precisare meglio questi concetti.

La prima contabilità permette una quantificazione di tutti gli elementi traducendoli integralmente in moneta.

La seconda contabilità introduce degli elementi che non sono o che difficilmente possono essere tradotti in moneta. L’esempio di flussi fisici più banale è quello del baratto. Ma vi è un altro aspetto più importante: quello dei flussi delle risorse naturali che è in stretta relazione con l’ambiente. È la contabilità di quanto e cosa preleviamo dalla natura e di quanto e cosa ritorniamo alla natura.

La terza contabilità è costituita dai flussi relazionali tra gli uomini. Si tratta non solo di quanto di dà e riceve ma del come si dà e riceve. Per dare un idea si pensi alla differenza tra trasmettere ad altri la paura o trasmettere ad altri fiducia o entusiasmo.

In questo contesto il primo errore più corrente quando si ragiona di economia è quello di voler monetizzare tutti questi flussi dando più importanza ai criteri di valutazione della prima contabilità sugli altri.

Il secondo errore è quello di mirare alla massimizzazione dei risultati utilizzando unicamente per questi calcoli la prima contabilità.

Un primo insegnamento da questi errori è quello di evitare di voler tradurre gli elementi di due delle contabilità nei parametri di misura della terza. Quindi come è assurdo monetizzare gli aspetti ambientali e quelli relazionali, è pure assurdo il contrario.

Una possibile soluzione è quella di valutare ogni contabilità con i propri parametri di valutazione e di metterli a confronto tra di loro utilizzando elementi di valutazione qualitativi.

Il secondo insegnamento scaturisce dalla necessità di trovare un giusto equilibrio tra queste contabilità, facendo in modo che tutti e tre i bilanci chiudano in positivo.

È quindi evidente che l’obiettivo della massimizzazione non è realizzabile con un simile approccio.

Per dare un idea più concreta si potrebbero confrontare i due scenari seguenti.

 Caso delle contabilità separate, senza relazioni tra loro 

Flussi Monetari

Flussi fisici

Flussi spirituali

Massimizzazione dei profitti, concorrenza spietata

Protezione integrale della natura

Clausura, Eremita

Iperliberismo economico

Integralismo ecologico

Integralismo religioso

Caso della ricerca di equilibrio

Flussi Monetari

Flussi fisici

Flussi spirituali

Profitto necessario, concorrenza qualitativa

Tecnologie ambientali, economia ambientale

Tolleranza, pace del lavoro, motivazione, volontariato

Economia liberale

Sviluppo duraturo

Solidarietà e onestà

Proviamo a fare questo esercizio di contabilità senza impegno approfittando di questi periodi di vacanze che ci permettono di osservare la natura e gli uomini con più tranquillità. Forse riusciremo a scoprire qualcosa di vero e di realizzabile al rientro nelle nostre occupazioni.

giugno 1996