Pietro Somaini: un esempio di amore verso il proprio territorio e la sua gente


Pietro Somaini rappresenta un esempio di chi ha costruito la propria vita e la propria carriera partendo dalla pratica quotidiana. La sua tenacia e il suo impegno nell’ambito professionale e per la cosa pubblica meritano tutta la nostra considerazione. Tra gli aspetti che più lo hanno caratterizzato vanno sottolineati la schiettezza e l’onestà di pensiero che gli hanno procurato quella fiducia e quel rispetto necessari quando si assumo compiti di responsabilità. L’esperienza che sicuramente lo ha più impegnato nella sua vita pubblica, oltre che quella di Sindaco di Ponte Tresa, è quella di essere stato per ben 12 anni Presidente della Regione Malcantone dopo essere stato tra i promotori della stessa. Il compito di dirigere la Regione Malcantone, assunto nel 1976, lo ha subito motivato e entusiasmato. La sua intuizione gli ha fatto capire che si trattava di una sfida importante per il futuro di quest’area che a quei tempi viveva gli inizi di un nuovo rapido sviluppo socioeconomico, nel Basso Malcantone, accanto ancora a una tendenza all’esodo agricolo e rurale tipico delle valli alpine nell’Alto e Medio Malcantone. La sua natura imprenditoriale lo ha quindi spinto a organizzare il lavoro dell’Associazione su più fronti valorizzando le persone e le risorse del territorio. Nei primi 4 anni di Regione, Pietro Somaini ha dedicato la maggior parte delle sere e del suo tempo libero a incontri, dibattiti e conferenze toccando con mano le realtà locali e settoriali del Malcantone. Con il supporto della Radio delle Regioni ha cercato di coinvolgere tutta la popolazione e le discussioni, talvolta anche animate, sulle problematiche e le opportunità non sono mancate. Tra le numerose tematiche citiamo l’annoso problema del traffico, il mantenimento della scuola elementare nell’Alto Malcantone, la rivendicazione di una sede di scuola media a Caslano e della sede del Liceo 2 a Bioggio, la regolamentazione del traffico aereo all’aeroporto di Agno, l’introduzione della gestione dei boschi (Azienda forestale) assieme a Giuseppe Daldini, l’assunzione della gestione dell’assistenza e cura a domicilio, la proposta di realizzazione di un’area industriale strutturata nel Basso Vedeggio, ..... La sua visione orientata verso uno sviluppo regionale integrato tra i vari settori, dove alla massimizzazione veniva preferita l’ottimizzazione delle singole componenti tra di loro, anticipava l’odierna concezione dello sviluppo sostenibile. La sua attività quale dirigente di un’industria farmaceutica è stata una concreta di applicazione della tanto declamata capacità di innovazione e di competitività tecnologica che caratterizza i principi della nuova politica regionale. Ed è con questo spirito che ha operato con entusiasmo e tenacia anche nella cosa pubblica dove spesso ha dovuto scontrarsi con incomprensioni e gelosie tipiche del nostro piccolo mondo nostrano. Il suo attaccamento al Malcantone lo ha visto impegnato in diverse occasioni anche a rimediare situazioni molto problematiche. Tra queste va ricordato il suo impegno che ha portato a una collocazione funzionale dell’Ospedale malcantonese nel contesto della pianificazione ospedaliera cantonale e al rinnovamento delle sue strutture e va sottolineato il suo ruolo determinante nella ricerca di un accordo extragiudiziale in seguito al fallimento della ditta che stava costruendo la funivia del Monte Lema evitando che quello che poteva essere un ‘opera incompiuta e improduttiva nel paesaggio malcantonese. La tematica del traffico e della mobilità ha impegnato Pietro Somaini sin dall’inizio della sua attività pubblica come Sindaco di Ponte Tresa, come Presidente della Regione Malcantone e come promotore e membro della Commissione regionale dei trasporti del Luganese. Grazie a lui si è riusciti nei confronti del Cantone a collocare in prima priorità li progetti nei punti nevralgici come l’area di Ponte Tresa e di Agno e Bioggio. Purtroppo i suoi sforzi e i suoi messaggi all’indirizzo delle autorità locali, dei politici regionali e degli attori economici, basati sulla sincera e disinteressata preoccupazione di giungere al più presto al dunque, non sono stati recepiti o non si è voluto recepirli. Di questo siamo tutti in debito verso di lui anche se molto probabilmente il tempo gli darà comunque ragione. La posizione di frontiera del suo Comune e della sua Regione gli hanno fatto capire sin dall’inizio la necessità di aprirsi verso l’Italia. È da questa consapevolezza che è nata l’ormai tradizionale Festa della Montagna Italo svizzera che unisce il Luinese con il Gambarogno e il Malcantone Il suo primo incontro sul Monte Lema, la montagna che ci accomuna, ha simbolicamente dato il via a una collaborazione transfrontaliera ancora prima della fondazione della Regio Insubrica e dei programmi Interreg. Tra i sogni di Pietro Somaini rimasti in un cassetto si possono citare l’idea una maggiore integrazione tra Regione e Ente turistico, anche se la collaborazione tra questi due enti non è mai mancata, e lo sfruttamento idroelettrico del fiume Tresa quale fonte regionale di energia rinnovabile assieme a quella della legna dei nostri boschi. Sul piano cantonale è stato una delle colonne portanti della Conferenza dei Presidenti delle Regioni di Montagna ottenendo il riconoscimento di interlocutore diretto con il Consiglio di Stato e l’Amministrazione cantonale. È così che le Regioni hanno potuto contribuire in maniera positiva all’impostazione del Piano direttore e del rapporto sugli indirizzi del Cantone. Andando a leggere i suoi appunti di quando era membro di un gruppo di lavoro sui compiti Stato-Comuni costituito negli anni 80 (commissione Riva), si possono trovare spunti interessanti e ancora attuali nel discorso avviato nell’ambito della Piattaforma Stato-Comuni recentemente costituita. Nel suo discorso in occasione dei 30 anni di Regione Malcantone, Pietro Somaini ha lanciato un ulteriore messaggio d’avanguardia: quello di un Comune unico del Malcantone. Riuscire da parte nostra a realizzare questo progetto sarebbe la prova più bella del nostro riconoscimento verso il suo intenso operato a favore dello sviluppo del nostro bel Malcantone.

Daniele Ryser, segretario regionale, collaboratore e amico di Pietro Somaini.