RIFIUTI : ORA TOCCA A VOI !


In questi ultimi giorni di campagna referendaria contro l’ente dei rifiuti i toni stanno assumendo e assumeranno dei contorni alquanto grotteschi che faranno sicuramente sorridere chi ci guarda dall’esterno.

Come membro del Gran Consiglio che ha votato a favore dell’Ente, l’esito di questa votazione non significa solo una scelta tecnica in una direzione piuttosto che un’altra, ma assume anche una connotazione di consenso o di dissenso nei confronti di due anni, ma non solo, di attività parlamentare. Questo significato non è stato da noi cercato ma è chiaramente voluto da coloro che hanno lanciato il referendum.

In tutti i miei scritti precedenti ho messo l’accento sugli aspetti tecnici , sulle disfunzioni organizzative e sulle false informazioni che hanno caratterizzato la vicenda rifiuti e che hanno contribuito a portare all’ultimo atto di tutta una serie di inganni. Gli appelli che ho inviato all’indirizzo dei vari responsabili negli anni scorsi sono stati solo parzialmente ascoltati e solo negli ultimi tempi hanno trovato la giusta verifica. Trovo tuttavia molto strano che certe mia accuse esplicite, dirette e precise sono state praticamente ignorate, forse perché troppo vere ?. Ma molto spesso è più difficile accettare l’evidenza che sprofondare nell’auto illusione. È più facile utilizzare i problemi reali come strumento di manipolazione politica che risolverli concretamente.

Viste le accuse rimosse dai referendisti nei confronti dei miei colleghi deputati che hanno sostenuto l’ente, mi permetto di porvi i seguenti interrogativi :

·       Pensate veramente che la forte maggioranza dei vostri rappresentanti in Gran Consiglio che ha votato per l’ente sia composta da persone che vogliono prendervi in giro ?

·       Pensate veramente che operano agli ordini di non ben precisate grandi famiglie e che quindi non sanno pensare con la propria testa ?

·       Pensate veramente che un voto negativo il 29 giugno significa l’immediata soluzione dei rifiuti ?

·       Pensate veramente che i deputati favorevoli all’ente vogliano voltare le spalle al Governo?

·       Pensate veramente che si voglia operare una sorta di ostracismo contro la ditta Thermoselect allo scopo di riproporre i loschi affari che giravano attorno ai forni a griglia ?

 

Su primo interrogativo, fortunatamente grazie al voto nominale, i nomi dei deputati che hanno votato per l’ente li potete conoscere ad uno ad uno. Vi sarei grato di rileggerli e di verificare il loro operato in Parlamento e nella loro vita di ogni giorno così da farvi un’opinione più critica e oggettiva. Noi deputati in favore dell’ente siamo proprio da buttare nel sacco della spazzatura che avete recentemente ricevuto in omaggio a casa vostra ? Da parte mia vi posso già fin d’ora garantire che su questo piano siamo difficilmente biodegradabili per cui ci vorrà un forno sicuramente più efficiente di quello sostenuto dallo “sconosciuto” mittente del sacco per termodistruggere il nostro critico impegno verso una soluzione reale dei rifiuti.

La risposta negativa al secondo interrogativo può essere facilmente trovata valutando l’eterogeneità di coloro che hanno sostenuto la proposta dell’ente in Parlamento. Sembra invece che ad essere più invischiati in un conflitto tra famiglie siano i referendisti stessi e che con questa votazione cerchino di coinvolgere anche tutti coloro che non hanno nulla a che vedere e che in buona fede vogliono finalmente vedere una soluzione al problema.

Sulla terza domanda è stato abbondantemente scritto e detto negli ultimi tempi in merito all’attuale confusione di competenze e di istituzioni : un voto negativo significa quindi mantenere questa confusione mentre la soluzione dell’ente permette di chiarire il tutto.

In merito alla quarta domanda vi prego di verificare quante volte proprio questi deputati hanno difeso e sostenuto le proposte del Governo e come contribuiscono anche al sostegno degli sforzi dell’Esecutivo nella loro vita di ogni giorno: sicuramente molto di più di coloro che per i rifiuti si fanno paladini della linea governativa mentre fino a ieri e addirittura oggi su altri fronti sono i primi a tirare lo sgambetto ai nostri Consiglieri di Stato. Far passare lo spirito critico costruttivo nei confronti del Governo da parte del Legislativo come un atteggiamento disfattista mi sembra alquanto scorretto. Personalmente, pur essendo molto critico, ho sempre cercato e cercherò sempre assieme ai miei colleghi di dare tutta la collaborazione all’esecutivo.

All’ultima domanda mi permetto di far notare che i medesimi deputati che hanno avuto il coraggio di denunciare le lacune della Thermoselect hanno anche esplicitato le irregolarità sulla vicenda dei forni a griglia : più strana mi sembra invece la coalizione dei referendisti che si compone da un lato da una cerchia di persone molto vicine agli ambienti che si sono “intascati” i 30 milioni dei forni a griglia e dall’altro da alcuni ambientalisti ex promotori del referendum contro i forni a griglia che a quel tempo hanno usufruito di aiuti finanziari da parte della Thermoselect. Si direbbe che il denaro sia un buon agente di coesione tra le ideologie più estreme del nostro paese.

Votare a favore dell’ente il 29 giugno prossimo

·       significa dire no al potere di coesione del denaro e dire sì al potere di coesione della ragione,

·       significa dire sì a quella parte di Parlamento che vuole lavorare con il Governo, con spirito critico ma sempre in modo costruttivo e responsabile,

·       significa dare coraggio a tutti coloro che giornalmente, senza dichiarazioni plateali ma umilmente, lavorano con costanza e tenacia per costruire il futuro del nostro Ticino all’insegna di un onesto ottimismo.

Giugno 1997                                                                                                             Daniele Ryser