Autorità,
rappresentanti della LGT, signore e signori,
quale
presidente dell’Associazione Villa Orizzonte non posso che rallegrarmi per
l’inaugurazione di un nuovo sentiero tematico, reso possibile grazie al
generoso sostegno della LGT che voglio sentitamente ringraziare. La Via
della vite rappresenta un ulteriore tassello del mosaico iniziato dall’Ente
Turistico e dalla Regione Malcantone negli ultimi decenni del secolo scorso
la cui strategia è quella di offrire alla popolazione residente e ai turisti
un’occasione di scoprire un territorio piccolo ma ricchissimo di
testimonianze e particolarità antropiche e naturali che ci aiutano anche a
ritrovare le nostre radici.
In questo
mosaico ora possiamo vivere intensamente i quattro elementi:
-
l’aria, con la traversata
alpina dal monte Tamaro al Monte Lema la cui vista spazia sull’arco alpino,
sui laghi e la grande pianura padana fin giù agli Appennini,
-
il fuoco, con il suggestivo
sentiero del castagno, le selve, il legno, le castagne, le carbonaie,
-
l’acqua, con il giro del
Monte di Caslano, il sentiero dell’acqua ripensata di Sessa e Monteggio e la
peschiera del fiume Tresa,
-
e infine la terra, con la Via
della vite che ci aiuta a scoprire i terroirs, ma anche la storia del duro
lavoro della terra d’altri tempi che ha modellato il territorio
terrazzandolo per ottenere ogni sorta di prodotti in cui si inserisce come
elemento dominante la vite.
Il percorso
della Via della vite non è monotematico. Rispetto agli altri sentieri tocca
un territorio che vive e si modifica, si passa in poche centinaia di metri
da angoli ancora intatti sul piano naturale e storico a paesaggi costruiti e
fortemente influenzati dalla vita moderna che evidenziano contrasti e
contraddizioni che danno l’occasione di riflettere e capire l’evoluzione
della nostra società. È una Via che non va solo osservata e ammirata nelle
sue componenti fisse ma va anche vista come un’opportunità di incontro con
la sua gente e le sue attività, un’opportunità per riscoprire e rafforzare
la nostra identità locale e nel contempo globale.
17 giugno 2006
– Daniele Ryser
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