La nostra piccola regione è dotata di due ospedali (Castelrotto e Novaggio),
tre case per anziani (Castelrotto, Agno e Magliaso). Accanto a questi
istituti opera il servizio di assistenza e cura a domicilio MAGGIO e
localmente abbiamo il Centro diurno di Caslano da cui partono anche i pasti
a domicilio coordinati da Pro Senectute . Altri due centri diurni (Agno e
Bioggio) sono gestiti da volontari. L’Associazione vivere insieme di
Bombinasco offre invece ospitalità ad anziani e ad andicappati.
Da parte della
Regione Malcantone viene organizzato il servizio trasporti per chi ha
difficoltà di mobilità con i mezzi pubblici.
Sul piano dei
liberi professionisti l’offerta di studi medici e di altre figure sanitarie
(fisioterapisti, ergoterapisti, farmacisti,…..) è più che sufficiente per
coprire le esigenze della popolazione residente.
Il tema
dell’offerta sanitaria e dei costi che ne derivano viene dibattuto quasi
giornalmente su tutti gli organi di informazione. Le tesi esposte dai vari
specialisti e dai politici si contrappongono e si sovrappongono in un
groviglio di affermazioni e dichiarazioni che non contribuiscono sicuramente
a dare un quadro molto chiaro né ai responsabili dei Comuni né ai singoli
cittadini, soprattutto quelli veramente bisognosi.
A quella che
era una offerta impostata sul servizio pubblico si sta contrapponendo
un’offerta sempre più aggressiva di tipo privato orientata più a ricercare
nicchie di guadagno collegate all’imperfezione della Legge
sull’assicurazione malattia e alla difficoltà di coordinamento tra i vari
attori della sanità.
Le pesanti
misure di risparmio decise dal Cantone nell’ambito del preventivo 2006
sollevano preoccupazioni tra gli operatori e non lasciamo molto spazio a un
impiego coerente delle risorse disponibili ingenerando pericolosi
comportamenti difensivi.
In questo
scenario, a dir poco caotico, la ricerca di soluzioni equilibrate diventa
difficile se non impossibile e il rischio di cadere in gravi disparità di
trattamento aumenta di giorno in giorno.
Questa
situazione di tensione non risparmia nemmeno il nostro Malcantone. Per quel
che concerne gli ospedali la spaccatura che scaturisce dai rapporti
commissionali sulla pianificazione ospedaliera potrebbe mettere in forse il
loro futuro con conseguenze anche sull’occupazione locale e regionale. Il
blocco delle risorse ai servizi di aiuto domiciliare e di appoggio deciso
dallo Stato non permetterà di compensare gli effetti dell’invecchiamento
della popolazione e della riduzione dell’offerta ospedaliera e incentiverà a
soluzioni orientate sul lavoro nero o su attori che non avranno né i mezzi,
né la volontà di promuovere la messa in rete delle risorse.
La mancanza di
dati statistici seri e completi sulla sanità non permette nemmeno di capire
l’evoluzione e le tendenze in atto e quindi di individuare per tempo misure
atte a evitare maggiori costi indotti (per mancanza di coordinamento) e
soprattutto guadagni abusivi sulle spalle dei contribuenti.
In questa
intricata giungla, il Servizio di Assistenza e cura a domicilio
Malcantone-Vedeggio (MAGGIO) sta affrontando quello che sarà il primo anno
basato sulla nuova formula di finanziamento secondo un contratto di
prestazione. Sul piano teorico questa nuova impostazione dovrebbe servire ad
aumentare l’efficacia e l’efficienza a favore dell’utenza a costi
accettabili.
Sul piano
pratico ci si dovrà confrontare a realtà che non sono programmabili dove
l’elemento umano è tutt’altro che traducibile in una formula matematica
lineare. Sarà pertanto compito dei responsabili del servizio trovare la
giusta misura tra le esigenze di contenimento della spesa e la soddisfazione
di bisogni reali e obiettivi di chi ha bisogno e merita una giusta
solidarietà all’interno della nostra società. Il successo di questo lavoro
di ricerca dell’equilibrio sarà possibile unicamente se si riuscirà ad
informare e a coinvolgere tutte le autorità locali e la stessa popolazione.
Sarà solo con l’azione proveniente dalla base locale che si potrà ovviare al
profondo smarrimento che regna attualmente sul piano federale e cantonale.
Daniele Ryser
08.11.05
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